SETTE SECOLI DI ARTIGIANATO

La produzione di maiolica arcaica a Montelupo risale alla seconda metà del XIII sec., ma è all'inizio del 1400 che le attività ceramistiche ricevono un forte impulso dalla conquista di Pisa (1406), che apre finalmente a Firenze la via del mare. Trovandosi proprio sul tratto navigabile del Fiume Arno, le fornaci di Montelupo possono collegarsi coi porti d'imbarco marittimo (Pisa e poi Livorno), e il loro sviluppo produttivo, tecnologico e artistico attira i capitali delle nobili e ricche famiglie fiorentine.

L'epoca d'oro di Montelupo può collocarsi tra il 1450 ed il 1530 circa. In questo periodo si sviluppano ed elaborano i decori del Rinascimento e la maiolica di Montelupo raggiunge la sua massima espansione commerciale, diffondendosi sia nel bacino del Mediterraneo che lungo le rotte mercantili atlantiche.

Dalla seconda metà del '500 in poi la produzione ceramica montelupina inizia a subire gli effetti della generale crisi economica e le imprese ceramiche locali sono costrette a cambiare tipologia e tecnologia delle lavorazioni. Dopo il 1630, anno della grande peste, il numero dei ceramisti si riduce considerevolmente e, nella seconda metà del '600, la produzione si riduce drasticamente, fino alla scomparsa delle fornaci che si dedicavano alle produzioni più pregiate, lasciando in vita solo quelle del pentolame da cucina e le terrecotte

Tra la fine dell'Ottocento ed i primi anni del Novecento, a partire dalla grande fabbrica Fanciullacci, rinasce la produzione delòla maiolica di Montelupo.

Oggi Montelupo Fiorentino è uno dei maggiori poli ceramici italiani, con la produzione di materie prime e di maiolica artistica per l'esportazione.

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